Le Benefit Corporation, sono aziende che tentano di superare la classica dicotomia tra aziende for-profit e aziende non-profit, adottando un modello di business ibrido, quello for-benefit.
Il modello for-benefit, accanto agli obiettivi economici, ricerca il raggiungimento di un impatto sociale positivo sia per le persone che per l’ambiente, promuovendo valori come le pari opportunità, l’investire sulle persone, uno stile di vita equilibrato, modelli di business tecnologici e green.
Da circa tre decenni, i concetti legati alla corporate accountability e alla social responsability dominano la scena nei dibattiti internazionali. Si è osservato sempre più da vicino l’impatto delle attività industriali sull’ambiente e sulla società, legame prima pressoché ignorato poiché ritenuto fuori dall’ambito delle loro responsabilità.
Il modello di impresa “for-benefit” supera tale dicotomia permettendo una chiara identificazione organizzativa a quelle aziende che vogliono generare reddito attraverso il perseguimento di una missione sociale, ma che per lungo tempo non sono state riconosciute dai sistemi normativi.
La nascita del concetto di Benefit Corporation
L’ideatore di questo nuovo modello di business è Jay Coen Gilbert, fondatore del brand AND1, marchio di abbigliamento sportivo per il basket, utilizzato dai migliori giocatori di streetball americano ma anche da molti giocatori dell’NBA.
Dopo il successo del suo marchio d’abbigliamento, l’imprenditore americano cominciò a pensare quale sarebbe potuta essere la sua prossima sfida imprenditoriale. Il punto di svolta arrivò nell’autunno del 2001.
Durante l’attacco alle torri gemelle dell’11 Settembre, la sorella di Gilbert e venne salvata dalla macerie da uno dei soccorritori. Quattro giorni dopo, loro padre morì di cancro. E due settimane dopo uno dei membri del team AND1 morì in un incidente stradale.
Il dolore che Gilbert provò in quei giorni lo portò a riflettere sul senso della vita e cominciò a chiedersi come poterla vivere nel miglior modo possibile. Così spese i successivi anni a leggere libri e a partecipare a conferenze dove si cercavano modi per coniugare business e bene pubblico.
Assieme ai suoi soci, Gilbert sviluppò l’idea delle Benefit Corporation, e nel 2007 il B Lab certificò le prime 19 B Corp al mondo. Gli analisti del B Lab certificano le aziende secondo precisi criteri che vedremo nel prossimo paragrafo, e rinnovano la certificazione ogni tre anni.
Nel 2010 venne avanzata la proposta di far diventare le “Benefit Corporation” una forma giuridica. Oggi, nello stato di Washington DC ed in altri 34 stati, un’azienda ha la possibilità di registrarsi come B Corp. L’Italia è stata la prima nazione al di fuori degli Stati Uniti ad adottare questa policy.
Questionario di analisi delle performance
Per ottenere la certificazione B Corp un’azienda deve completare il questionario B Impact Assessment: uno strumento di analisi on-line, gratuito e confidenziale. Le aziende che raggiungono il punteggio minimo di 80 punti su 200 sono sottoposte a verifica tramite un processo di validazione.
Lo strumento copre tutti gli ambiti dell’azienda e misura gli impatti positivi nelle aree di governance aziendale, risorse umane, comunità, ambiente oltre al prodotto o servizio offerto.
L’azienda che attraverso il proprio modello di business riduce problemi ambientali o sociali viene premiata. A seconda del settore, della posizione geografica e del numero di dipendenti il questionario on-line regola i coefficienti delle domande per aumentare o diminuire la loro rilevanza.
Per esempio, le aziende con più dipendenti avranno un coefficiente più pesante nella categoria risorse umane e aziende del settore manifatturiero avranno un coefficiente più pesante nella categoria ambiente.
Lo standard di certificazione B Corp® opera in base a principi di indipendenza, completezza, comparabilità, dinamicità e trasparenza. Il questionario è disponibile in Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo e Cinese.
B Corp e Benefit Corporation
Sebbene l’obiettivo sia il medesimo, c’è un importante distinzione da fare tra le due. B Corp è un’azienda che ha ottenuto la certificazione rilasciata da B Lab; una Società Benefit ( o “Benefit Corporation”) è un’azienda che, assumendo tale forma giuridica, prevede per statuto determinati elementi in conformità alla normativa nazionale.
Un’azienda dunque può essere:
- certificata B Corp ed essere Società Benefit ( o “Benefit Corporation”)
- certificata B Corp, ma non essere Società Benefit ( o “Benefit Corporation”)
- essere Società Benefit ( o “Benefit Corporation”) ma non avere certificazione B Corp
Adriano Olivetti precursore delle B Corp
Nato nel 1901, Adriano Olivetti è stato un imprenditore, ingegnere e politico italiano, fu il fondatore della Ing. C. Olivetti & C., la prima fabbrica italiana di macchine per scrivere. Uomo di grande e singolare rilievo nella storia italiana del secondo dopoguerra, si distinse per i suoi innovativi progetti industriali basati sul principio secondo cui il profitto aziendale deve essere reinvestito a beneficio della comunità.
Adriano Olivetti riuscì a creare nel secondo dopoguerra italiano un’esperienza di fabbrica nuova e unica al mondo in un periodo storico in cui si fronteggiavano due grandi potenze: capitalismo e comunismo. Olivetti credeva che fosse possibile creare un equilibrio tra solidarietà sociale e profitto, tanto che l’organizzazione del lavoro comprendeva un’idea di felicità collettiva che generava efficienza.
Gli operai vivevano in condizioni migliori rispetto alle altre grandi fabbriche italiane: ricevevano salari più alti, vi erano asili e abitazioni vicino alla fabbrica che rispettavano la bellezza dell’ambiente, i dipendenti godevano di convenzioni.
Anche all’interno della fabbrica l’ambiente era diverso: durante le pause i dipendenti potevano servirsi delle biblioteche, ascoltare concerti, seguire dibattiti, e non c’era una divisione netta tra ingegneri e operai, in modo che conoscenze e competenze fossero alla portata di tutti.
L’azienda accoglieva anche artisti, scrittori, disegnatori e poeti, poiché l’imprenditore Adriano Olivetti riteneva che la fabbrica non avesse bisogno solo di tecnici ma anche di persone in grado di arricchire il lavoro con creatività e sensibilità.
Adriano Olivetti credeva nell’idea di comunità, unica via da seguire per superare la divisione tra industria e agricoltura, ma soprattutto tra produzione e cultura. L’idea, infatti, era quella di creare una fondazione composta da diverse forze vive della comunità: azionisti, enti pubblici, università e rappresentanze dei lavoratori, in modo da eliminare le differenze economiche, ideologiche e politiche. Il suo sogno era di riuscire ad ampliare il progetto a livello nazionale, in modo che quello della comunità fosse il fine ultimo.
Le Benefit Corporation in Italia e nel mondo
In Italia sono oltre 80 le B Corp Certificate ed oltre 300 le Società Benefit, facendo del nostro paese la comunità con la crescita più veloce in Europa. Tra le ultime grandi imprese entrate a far parte di questa comunità vi sono Caffè Illy e Yves Rocher Italia. Vi sono inoltre società che puntano ad educare i giovani ad un futuro più sostenibile, come InVento e altre che aiutano le imprese nelle loro missioni di sostenibilità ambientale e sociale come ad esempio Il Quinto Ampliamento.
A cura di Alessandra Bonini