By Scrivere per riflettere: praticare il journaling
Hai mai sentito parlare di journaling? Questa pratica, sempre più diffusa negli ultimi anni, va ben oltre la semplice scrittura su un diario.
Il termine “journaling” significa letteralmente “scrivere un diario”. Tuttavia, ciò che rende questa pratica unica è la sua capacità di esplorare in profondità la nostra mente e i nostri sentimenti.
Da sempre l’atto di scrivere e “mettere nero su bianco”, i nostri pensieri e le emozioni, possiede una forte valenza psicologica, consente di visualizzare fisicamente ed intercettare parole, immagini, pensieri che, prima della scrittura, erano esclusivamente di dominio mentale. Nella nostra testa questi spunti, sentimenti restano tendenzialmente soltanto una ipotesi, prive di una forma definita, spesso trascurate sotto un velo di incoscienza.
Una pratica per il benessere personale
Da questa premessa nasce la tecnica del journaling, una sorta di evoluzione del classico diario, ma lontano dall’essere considerato un passatempo adolescenziale. Si tratta di uno strumento potentissimo per stimolare la creatività e la motivazione, portando con sé una serie di benefici concreti per il nostro benessere personale.
Esistono diverse modalità di tenere un diario: il journaling, inteso come strumento di gestione dello stress, self-care e self-discovery, funziona in modo ottimale se praticato in modo coerente. Sappiamo bene quanto il mondo che ci circonda ci porti ad essere sempre più connessi con la tecnologia e con gli altri e quanto invece poco connesse con noi stesse. A volte è necessario fermarsi e fare il punto della situazione per poter proseguire la rotta verso la nostra meta.
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Il potere trasformativo della scrittura a mano
Il journaling è sinonimo di scrittura a mano, poiché solo in questo modo la scrittura diventa liberatoria e autentica. Scrivere significa dare vita a pensieri che, nella mente, restano solo come vaghe ipotesi. Significa esplorare più a fondo il nostro essere, rivelando dettagli che gli occhi da soli non riuscirebbero a scorgere. È necessario attivare una parte interiore di noi stessi per portare alla luce i pensieri, comprendere le difficoltà, avere intuizioni e trovare soluzioni ai problemi.
Il journaling è una delle tecniche più usate nei percorsi di coaching perché l’atto di scrivere aiuta a tirar fuori tanto di quello che abbiamo dentro e ci aiuta a intercettare i blocchi e lavorare sugli obiettivi autentici.
In un’epoca in cui siamo costantemente connessi con il mondo esterno attraverso la tecnologia, il journaling ci offre un prezioso momento di connessione con noi stessi. È un’opportunità di fare una pausa, riflettere e fare il punto della situazione, per poi proseguire nella nostra ricerca della realizzazione personale.
Quando fare journaling?
Il momento ideale per fare journaling dipende dalle preferenze personali e dalla propria routine quotidiana. Tuttavia, ecco alcune raccomandazioni:
- Al mattino: iniziare la giornata con una sessione di journaling, può aiutare a chiarire i pensieri e stabilire intenzioni positive per la giornata che sta per iniziare.
- Alla sera: il journaling serale, come parte di una routine di rilassamento prima di andare a letto. Questo può aiutare a scaricare le tensioni accumulate durante la giornata e a riflettere su ciò che è accaduto.
- In momenti di stress o ansia: quando ci si sente particolarmente stressati o ansiosi, prendersi del tempo per scrivere può essere estremamente terapeutico. Aiuta a mettere ordine nei pensieri e a trovare soluzioni ai problemi.
- Durante momenti di ispirazione: se si sperimenta un momento di chiarezza o ispirazione improvvisa, prendere carta e penna può aiutare a catturare e sviluppare idee in modo più approfondito.
- Quando si vuole riflettere o risolvere un problema: il journaling può essere efficace quando si desidera riflettere su una situazione specifica, prendere decisioni importanti o cercare soluzioni a un problema.
Ricorda che non c’è un momento giusto o sbagliato per fare journaling. L’importante è che si adatti al tuo stile di vita e alle tue esigenze personali. Sperimenta con diversi momenti e scopri quando ti senti più connesso con te stesso e con i tuoi pensieri.
