LinkedIn e personal branding per liberi professionisti
Che cosa è LinkedIn? LinkedIn, è il più importante social network dedicato al mondo del lavoro. Perché un libero professionista deve essere attivo su LinkedIn e come farlo per creare connessioni utili? Esploriamo “i perché” in questo articolo.
Alcune curiosità su LinkedIn
LinkedIn è una piattaforma professionale che vuole abilitare le interconnessioni tra individui in ambito business. Nasce nel 2002 come una piattaforma sociale dedicata ai professionisti, con l’obiettivo di creare network autorevoli per discutere di lavoro e business in rete, creare una rete di professionisti e aziende, in cui avviene uno scambio di contatti e informazioni.
Da dove deriva il nome LinkedIn? Dall’assonanza americana linked, che significa “collegato”, nel senso professionale del termine, e della preposizione in, cioè “con”.
- Gli utenti italiani sono 21,2 milioni a Marzo 2020, in aumento del 19,5% rispetto a Marzo 2019.
- Il tempo medio speso online mensilmente è di soli 37 minuti, il più basso registrato.
- LinkedIn è responsabile di oltre 50 milioni oltre l’80% di lead di aziende B2B dai social media.
- Ci sono leggermente più uomini (52,7%) che donne (47,3%).
Essere presenti su LinkedIn: come?
Per un professionista essere presente su LinkedIn è davvero importante? Potremmo rispondere forse perché è giusto, perché la piattaforma offre un curriculum virtuale sempre aggiornato, sempre a disposizione dei recruiter.
Ma non solo: la piattaforma consente ai professionisti di raggiungere il pubblico giusto, nell’ambiente giusto e creare un coinvolgimento efficace e genuino attraverso la condivisione di articoli e post. La linea di azione che permette di avere una presenza riconosciuta sulla piattaforma, è la qualità e l’attenzione che deve essere data alla costruzione del contenuto.
Che cosa significa fare content marketing su LinkedIn? Content marketing vuol dire produrre e condividere contenuti che abbiano un valore riconosciuto per il target di riferimento. Anche in questo caso, l’attività di pubblicazione deve essere costante con post curati e CTA chiare.
Qual è l’obiettivo di fare content marketing su LinkedIn? Su questa piattaforma “posizionarsi in modo autorevole all’interno della propria nicchia” significa mantenersi “Top-Of-Mind” per una determinata area di expertise.
Quali sono gli strumenti della piattaforma da sfruttare? LinkedIn Pulse, le funzioni sono molto simili a quelli di un blog, ma.. LinkedIn Pulse ha il vantaggio di consentire all’utente di collegate i post al proprio profilo professionale. In questo modo attraverso i “consiglia” dei collegamenti il post può essere visto anche oltre la propria rete e aumentare la copertura.
Ricordi? Abbiamo parlato già di piano editoriale e social media strategy qui, approfondisci l’articolo!
LinkedIn Top Voice Italia 2020
Il riconoscimento dell’importanza del contenuto arriva direttamente dalla piattaforma, che nel 2020 ha pubblicato per la prima volta l’elenco delle 15 Top Voices Italia.
15 nomi ritenuti autorevoli perché hanno un contributo alla conversazione professionale nei loro rispettivi ambiti: salute, risorse umane, scuola, comunicazione, digitale e non solo.
Come si entra nella lista? Come viene specificato, la lista è realizzata su criteri che valutano una combinazione di fattori quantitativi e qualitativi: il livello di interesse generato basato su elementi quali reazioni, commenti e condivisioni dei contenuti dell’utente, la frequenza di pubblicazione dei post e la crescita del numero di follower. Un secondo filtro qualitativo, utilizzato dalla redazione di LinkedIn Notizie per stilare la lista, si applica per perfezionare la lista e valutare se i fini delle pubblicazioni sono quelli di essere utili e di aiuto oppure meramente legati al farsi pubblicità.
Se vi state chiedendo, quali sono i 15 profili da seguire per restare al passo con le attuali tendenze in uno scenario ancora segnato dall’emergenza Covid-19, cliccate qui.
Qui invece le 10 Top Voices da seguire per trovare lavoro: una raccolta dei dieci professionisti che condividono sulla piattaforma i loro consigli e le loro competenze sulla ricerca di impiego, sui cambiamenti del mercato e sulle modalità di selezione.
Come fare personal branding su LinkedIn?
Anche LinkedIn è uno spazio di conversazione, un luogo in cui raccontarsi per condividere le proprie competenze, le esperienze di vita personale e professionale. La lista delle Top Voice evidenzia come la conversazione contestuale e qualificata sia un fattore riconosciuto e condiviso dalla piattaforma: comunicare significa condividere valore, generandone sempre di più per se stesso e per gli altri, questo consente di allargare la cerchia di contatti e opportunità. È in questo senso che la piattaforma si apre e sostiene il personal branding.
Personal Branding: la capacità di promuovere se stesso. L’obiettivo è quello di mettere a fuoco i punti di forza come conoscenze e competenze per comunicarle in un modo efficace.
Personal branding e web reputation: esiste un legame? Si, quando si fa personal branding online inevitabilmente si hanno benefici anche in termini di web reputation. Il primo step per fare personal branding parte proprio dall’ottimizzazione del profilo personale:
- con un’immagine del profilo professionale e una copertina identificativa del proprio campo di interesse
- header ben definito, la qualifica professionale che comparirà sotto il tuo nome. Un consiglio utili è quello di utilizzare le “parole chiave” che identificano la professione o le competenze specifiche.
- URL personalizzato, di default la piattaforma ne assegna uno alfa-numerico, è utili modificarlo, renderlo riconoscibile e SEO-friendly ( ciò che permetterà più facilmente rintracciato dai motori di ricerca).
- Iscriviti a gruppi in cui si parla di argomenti specifici del tuo settore e mostrati attiva, partecipando alle discussioni e avvalorando il tuo punto di vista con la tua esperienza e le tue competenze.
Come un libero professionista deve essere attivo su LinkedIn?
Ci sono alcune attività quotidiane che un libero professionista deve avviare per aumentare la propria visibilità e favorire le occasioni di contatto e approfondimento. Le 3 best practice:
- pubblicazione costante di contenuti che danno visibilità alla propria attività professionale (es: collaborazioni, partnership, nuovi progetti):
- ascolto attivo e interazione continua con i membri del proprio network professionale;
- espansione del proprio network con collegamenti che siano in target ed affini alla propria professionalità.